NUOVI TERMINI PER DEFINIRE GLI AVVISI BONARI DAL 2025
FISCALE
Con l′entrata in vigore del Decreto Legislativo 108/2024, che modifica alcune disposizioni in materia di avvisi bonari, vengono introdotte importanti novità che riguardano la gestione degli avvisi bonari ...leggi tutto
Pubblicato il 2025-01-10
NUOVI TERMINI PER DEFINIRE GLI AVVISI BONARI DAL 2025
FISCALE
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Con l′entrata in vigore del Decreto Legislativo 108/2024, che modifica alcune disposizioni in materia di avvisi bonari, vengono introdotte importanti novità che riguardano la gestione degli avvisi bonari e i nuovi termini di pagamento e impugnazione a partire dal 1° gennaio 2025. Con la nuova normativa, il termine per rispondere agli avvisi bonari è stato esteso da 30 a 60 giorni, offrendo così ai contribuenti un periodo più ampio per esaminare l′avviso. Inoltre, per quanto riguarda le comunicazioni di irregolarità inviate all′intermediario fiscale, il termine per gestire e comunicare le informazioni richieste all′Agenzia delle Entrate è stato fissato in 120 giorni, rispetto ai precedenti 60, permettendo così di gestire con maggiore efficienza le problematiche più complesse. I contribuenti che poi scelgono il pagamento rateale avranno tempo fino a 60 giorni dalla ricezione dell′avviso per versare la prima rata (rispetto ai 30 giorni precedenti), invece per il saldo finale, il termine passa a 90 giorni dalla comunicazione dell′importo residuo da pagare, offrendo maggiore flessibilità nella gestione dei pagamenti. A partire dal 2025, il cassetto fiscale assume un ruolo ancora più rilevante, poiché le comunicazioni relative agli avvisi bonari e altre informazioni fiscali saranno visibili in tempo reale tramite questo strumento così come le comunicazioni relative ai chiarimenti richiesti e la risposta tramite Civis. Una delle modifiche più rilevanti riguarda la possibilità di impugnare direttamente l′avviso bonario, senza dover aspettare la cartella di pagamento. L′impugnabilità autonoma è stata ribadita dalla Corte di Cassazione nella sentenza n. 24390 del 2022, che ha stabilito che l′avviso bonario è un atto impositivo autonomamente impugnabile entro 60 giorni dalla sua ricezione e i motivi di impugnazione possono includere errori nei calcoli dell′importo dovuto, l′uso di codici tributo errati, dati incongruenti o errati del contribuente, violazioni dei principi di diritto tributario. Per quanto riguarda gli effetti dell′impugnazione, quando un avviso bonario viene impugnato, la procedura di riscossione è sospesa fino alla decisione finale del giudice tributario. In caso di accoglimento del ricorso, l′avviso sarà annullato e l′Agenzia delle Entrate dovrà correggere l′errore, se, invece, l′impugnazione viene respinta, la riscossione riprenderà senza interruzione.